Tesori Nascosti - Progetto Parma 2021 Capitale della Cultura

Your Content Goes Here

Nel 1861 l’archeologo americano Alessandro Wolf intraprese una campagna di scavi accanto a un piccolo specchio d’acqua, ribattezzato Lago di Città, su un altopiano del monte Cravedosso, nei pressi della piccola frazione di Tosca; per 3 mesi, grazie ad alcuni finanziamenti privati, i lavori proseguirono, consentendo di portare alla luce i resti di una torre angolare e dell’adiacente cinta muraria dell’antica città.

Negli anni seguenti gli studiosi cercarono di datare il sito archeologico, ma nessuno fu in grado di stabilire con certezza l’epoca delle rovine e la civiltà che le edificò; furono proposte molte ipotesi, tra cui quella del paletnologo Luigi Pigorini, incline a una datazione alto-medievale, rigettata dalla maggioranza degli storici; furono considerate più verosimili le attribuzioni agli Umbri e ai Liguri.

La storia si è spesso confusa con la leggenda. Già nei documenti antichi la città è avvolta in un’atmosfera favolosa, custode di grandi tesori.
“La città d’Umbrìa era già un mito quando Wolf arrivò nell’Ottocento. La sua figura dovette destare una forte impressione tra i valligiani, tanto da entrare nel folklore. Si racconta dello straniero venuto da lontano, alla ricerca del tesoro con una bacchetta magica, con la quale riesce ad aprire le montagne e trova dei nani, custodi di grotte piene di monete d’oro, argento e rame. Poi lo straniero se ne va, senza portare via nulla, ma il valligiano che lo aveva accompagnato, gli chiede di lasciargli la bacchetta, per recuperare il tesoro. Purtroppo farà una brutta fine, perché un drago gli sbarrerà la strada.

Il nostro viaggio inizierà nei pressi del famoso sito archeologico a quasi 1000 mt di quota, da li intraprenderemo poi un percorso ad anello che ci porterà nei pressi della Cima del M. Barigazzo, per poi rientrare al punto di partenza

Durata

6-7 ore (cammino 4 ore)

Distanza

11 Km

Dislivello

In salita circa 380 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Calzature alte impermeabili (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking con giacca protettiva, una magliain più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Una buona scorta d’acqua (almeno 1 lt). Abbigliamento di ricambio (soprattutto calze!). Crema e occhiali da sole...

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.