Alla scoperta delle bellezze cittadine e dei sapori della cucina tipica piacentina.

Piacenza, palazzo Gotico o comunale in Piazza Cavalli, con la statua equestre di Alessandro Farnese scolpita dal Mochi

4 PASSI NELLA STORIA:

Un percorso a piedi alla scoperta delle bellezze, dei monumenti, della storia e delle curiosità della spesso sottovalutata piccola perla emiliana, con i suoi almeno 2.240 anni di storia contando dalla data di fondazione ufficiale come colonia romana nel 218 a.c.
Accompagnati da Guida Turistica abilitata della Regione Emilia-Romagna scopriremo in che modo le diverse epoche convivono nella “primogenita d’Italia” (la prima ad aderire spontaneamente all’unificazione nazionale nel 1859). Dalle flebili tracce etrusche, al chiaro tracciato romano, dal fiorentissimo Medioevo al Rinascimento, dall’epoca dei Fasti Farnesiani e del particolare barocco piacentino al periodo neoclassico, dai palazzi ottocenteschi fino alle successive influenze neogotiche e del liberty italiano. Uno sguardo d’insieme per capire Piacenza conoscendone gli aspetti principali, passando ovviamente dall’inevitabile assaggio dei prodotti della tradizione enogastronomica in una trattoria tipica la “Pireina”.

Dalla stazione alla Chiesa di San Savino con la sua cripta della fine del IX secolo, per entrare all’interno della parte più antica della città romana, nelle zona del tribunale, nell’incantevole Palazzo Landi. Piazza Duomo con la cattedrale e gli affreschi del Guercino, i chiostri delle piazzette circostanti, per arrivare all’antichissima Basilica di Sant’Antonino da cui passò anche Federico Barbarossa. Dalla relativa piazza si arriva in poche decine di metri al Teatro Municipale e al Palazzo Scotti da Sarmato, che aggireremo per vederne il giardino e contemporaneamente trovarci ai piedi della neoclassica e imponente Basilica di Sant’Agostino. Passando dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi percorreremo il Corso Vittorio Emanuele II verso la piazza principale della città: Piazza Cavalli con le famose statue equestre farnesiane e il Palazzo Comunale, detto anche Palazzo Gotico. Un percorso attraverso una via su cui si affacciano diversi imponenti palazzi nobiliari arriveremo alla Müntà di Ratt, che divide la zona alta dai quartieri bassi e popolari del centro storico, nei quali è prevista la pausa pranzo in una nota trattoria con tipica cucina piacentina.
Dopopranzo si riparte con una vista delle mura farnesiane, sporgendosi all’esterno attraverso il ponte di Porta Borghetto per poi percorrerne un lungo tratto all’interno fino alla Basilica di Santa Maria di Campagna per ammirare gli affreschi del Pordenone. Dall’antistante Piazzale da cui partirono le Crociate si arriva alla medievale Piazza del Borgo e sempre attraverso vie di sontuosi palazzi nobiliari si giunge alla Chiesa di San Sisto, con la copia della Madonna Sistina di Raffaello. Poche centinaia di metri ci separano dalla Cittadella Viscontea e da Palazzo Farnese dai quali ci si sposta ai palazzi Liberty di via Cavour, e, passando dall’ex foro romano si percorrerà la via pedonale commerciale di via XX Settembre. Arrivati nella piazza della Cattedrale attraverso il reticolo di vie retrostanti si tornerà al punto di partenza in Stazione.


LA GUIDA

Davide GalliDAVIDE GALLI
Guida Ambientale Escursionistica, abilitazione Regione Emilia-Romagna n° PR-006, iscritto al Registro Italiano Guide Ambientali Escursionistiche n° ER362. Operante ai sensi della L.4/2013, con Attestazione di Qualità ottenuta e assicurazione R.C.
Guida Turistica nazionale, abilitazione Regione Emilia-Romagna n° PR-147 e Guida del Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Ex presidente nazionale AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche).
Istruttore Corsi Base di Escursionismo e formatore nei corsi di formazione per G.A.E.
Esperienza pregressa di conduzione di diversi gruppi in autosufficienza totale, con specializzazione nei campi natura per adolescenti. Conduzione su itinerari di più giorni in Italia e all’estero. È stato per diversi anni accompagnatore volontario di associazioni escursionistiche appenniniche.
È uno dei fondatori del Gruppo Guide delle Valli del Taro e del Ceno.
Esperto di grafica e multimedia con esperienza trentennale, si occupa per diverse aziende nazionali e internazionali di comunicazione, anche per realtà del turismo con particolare attenzione a quello sostenibile e ambientale.

Durata

7 ore

Distanza

8,5 Km

Dislivello

Nessuno

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Scarpe e abbigliamento comodo

Grado di difficoltà

Media di tipo T

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "T"?
Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, segnalati con continuità al piano di calpestio, preferibilmente riportati anche in topografia, che presentano dislivelli e sviluppi modesti (max 3-400 metri di dislivello in salita su 7-9 chilometri), in zone relativamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua avviene su ponticelli dotati di mancorrente, dove agevole risulta approvvigionarsi di cibo o d’acqua potabile, trovare rapidamente riparo in caso di intemperie, chiamare aiuto in caso di infortunio. È percorribile anche da famiglie con bambini o anziani e, in generale, da persone in buona salute che svolgano senza difficoltà una normale attività fisica, che conoscano l’ambiente di svolgimento, il suo clima ed i potenziali pericoli legati alla fauna ed alla flora in misura sufficiente da approntare abbigliamento, calzature e comportamenti adeguati e che posseggano una minima capacità di orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo senza autorizzazione.