Dal lago Paduli al crinale, fino al rosso della faggeta.

Al confine tra Emilia e Toscana, un lago occupa da circa un secolo il valico del Lagastrello, un tempo attraversato a fatica dai mercanti e pellegrini che dalla Pianura Padana si dirigevano verso la Lunigiana ed il mare.

Da un lato, il sentiero che segna lo spartiacque dell’Appennino sale tra panorami mozzafiato, che spaziano dalle cime aguzze delle Alpi Apuane fino alla mole possente ed inconfondibile del’Alpe di Succiso.

La salita, impegnativa ma graduale, culmina nel belvedere della Sella di Monte Acuto, una cima isolata riconoscibile anche dalla pianura per il suo profilo svettante. Pochi passi più in basso, nascosto tra gli alberi, un piccolo rifugio accoglie i camminatori con un calore ineguagliabile.

I nostri passi seguiranno questa sequenza memorabile di scorci sulle vaste aperture dell’alto Appennino Reggiano, per terminare con una lunga e rilassante discesa nella faggeta. Un anello semplice ma di straordinaria suggestione, per salutare uno dei più bei tratti di crinale prima delle nevicate invernali.

Durata

6 h (soste escluse)

Distanza

11,5 Km

Dislivello

In salita circa 600 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Tutti gli escursionisti dovranno essere equipaggiati con scarpe o scarponi da trekking con suola in buone condizioni, alti fino alla caviglia; abbigliamento “a strati”; pantaloni lunghi da escursione (possibilmente di colore chiaro); giacca impermeabile e/o mantellina antipioggia; copricapo, occhiali da sole, crema solare; zaino comodo e in buone condizioni; snack, pranzo al sacco e scorta personale di acqua di almeno 2 litri. Consigliato l’uso dei bastoncini da trekking. Gli escursionisti non adeguatamente equipaggiati potrebbero essere esclusi dall’escursione direttamente sul luogo della partenza.

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

L’escursione è aperta ad adulti e ragazzi dai 14 anni di età. I minori dovranno essere accompagnati da un adulto garante.
La presenza di animali domestici dovrà essere segnalata alla guida: sarà a discrezione di questa confermarne o meno l’idoneità alla partecipazione.

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.

L’itinerario potrà variare in relazione alle condizioni meteorologiche e ambientali, oltre che per qualsiasi ragione legata alla sicurezza dei partecipanti.