Tre valli, tre province, tre regioni.

Esiste un angolo, sul massiccio del monte Maggiorasca, dove tre strade si incontrano, dove tre province confinano e dove tre monti, il Maggiorasca, il Bue e il Nero, formano il crinale che chiude scenograficamente la valle del Ceno e apre prospettive nuove, verso Genova, il mare e le Alpi.
In questa stagione camminare qui è un’esperienza particolare: i fitti boschi si susseguono ai sentieri di crinale, dove spazi immensi si aprono improvvisamente davanti ai nostri occhi.
Attraverso la suggestiva faggeta giungeremo ai piedi del monte Nero, con il suo caratteristico bosco di Pino Mugo, una rarità per l’Appennino, fino alla sorgente dove nasce il torrente Nure. Da qui saliremo fino a quando il sentiero sbuca improvvisamente sul Groppo Rosso (1595 m), spettacolare rupe ofiolitica dalla quale si gode un magnifico panorama su Santo Stefano d’Aveto e la sua valle, e più in là fino alla fine dell’arco alpino e al golfo di Genova. Poi ci porteremo alla torbiera di Prato Cipolla e saliremo sul Groppo delle Ali, una “costola” del monte Bue (1777 m), dal quale si domina il paesaggio circostante. Da qui torneremo a valle passando per il celebre Lago Nero, che in questa stagione si mostra in tutto il suo splendore.

Durata

7 ore soste comprese

Distanza

14 Km

Dislivello

In salita circa 550 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Calzature alte impermeabili con suola in ottime condizioni (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking con giacca protettiva e pantaloni lunghi possibilmente antivento, una maglia pesante in più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Copricapo e occhiali da sole. Una buona scorta d’acqua (almeno 1,5 lt). Abbigliamento di ricambio (soprattutto calze!). Crema e occhiali da sole, bastoncini da trekking.

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.