Quarta tappa della “Grande Traversata della Valceno”. Partendo Passo del Pelizzone che divide le province di Parma e quella di Piacenza e punto di arrivo della nostra terza tappa, ci porteremo sino al Passo Linguadà, che divide sempre le due province, ma questa volta tra i comuni di Bardi e Farini.

Dal passo del Pelizzone, ci immergeremo subito in una bellissima foresta di faggi, che dopo alcuni km tra leggeri sali e scendi, e dopo aver lasciato il M.Cravola sulla nostra destra ci porterà sino alla base del Groppo di Gora (1308 m), da qui i sentiero si inerpica decisamente in salita, ed in poco tempo, dopo aver lasciato gli ultimi faggi alle spalle, ci porterà in un ambiente lunare fatto di rocce ofiolitiche ricche di ferro e magnesio. Potremo quindi godere per un lungo tratto di una bellissima vista a 360 gradi che spazia dalla Valceno alla Val d’arda, sino ad arrivare da un lato alla cime delle Alpi e dall’altro alle cime delle Alpi Apuane.

Sempre camminando in praterie di alta quota, raggiungeremo poi la seconda cima ofiolitica del nostro viaggio, il colle Castellaccio (1308 m). da qui ci abbasseremo nei pascoli sottostanti, dove non è difficile incontrare i cavalli che si vanno ad abbeverare nei piccoli laghetti sparsi in queste praterie.

Dopo qualche Km di cammino, lasciate alle spalle le cime ofiolitiche, entreremo nella zona del Diaspro rosso del M. Lama (1345 m), la montagna considerata a più alta densità archeologica in Europa, con ben 38 insediamenti scoperti: da quelli dei cacciatori litici, all’età del rame e ai sistemi difensivi del Principato Landi a difesa del castello di Bardi.

Proseguendo nel nostro viaggio, ci immergeremo nuovamente in discesa nei boschi di faggio che ci porteranno dopo qualche km alla costa della strinata, sella che divide in M. Lama dal M. Menegosa, saliremo quindi in direzione di quest’ultima cima che con i suoi 1356 m rappresenta la cima più alta di questo tratto di appennino, oltre che uno dei territori ofiolitici più estesi.

Inizierà quindi la nostra discesa verso il passo Linguadà.

Giunti al passo dello Zovallo avremo un Pullman ad attenderci per riportarci al punto di partenza.

Durata

6,5 ore (cammino 5 ore)

Distanza

16,5 Km

Dislivello

In salita circa 710 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Calzature alte impermeabili (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking con giacca protettiva, una magliain più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Una buona scorta d’acqua (almeno 1 lt). Abbigliamento di ricambio (soprattutto calze!). Crema e occhiali da sole...

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.