Terza tappa della “Grande Traversata della Valceno”. Partendo da loc. Galla, meta di arrivo della nostra seconda tappa, ed in concomitanza con la foce del torrente cenedola, che divide la bassa dall’alta valceno sul versante ovest della stessa, ci porteremo sul valico del M.Craviago, che divide il Comune di Varsi (PR) da quello di Bore (PR).

Siamo ancora una volta su tratti dell’antica  Via Marialonga, strada di crinale diretta a Forum Novum (l’attuale Fornovo Taro)  cittadina romana con Segesta Tigulliorum (l’attuale Sestri) ai tempi dei romani era un importantissimo porto commerciale dell’Impero.

Una strada che metteva in comunicazione i più importanti comuni romani, favorendo lo scambio di merci provenienti dal mare ai tempi dell’impero e successivamente utilizzata dai pellegrini diretti a Roma.

Percorreremo quindi il crinale che divide la Valceno dalla Valcenedola, lasciato l’ultimo tratto collinare, nel giro di brevissimo tempo ci porteremo in fascia montana su praterie di alta quota, tra leggeri saliscendi, attraverseremo in primis la vetta del M.Bellagama, successivamente quella del M.Pratobello, dove sulla sua cima si leva una croce ed un monumento, anch’esso segno del passaggio della rappresaglia contro la resistenza, attiva su questi monti durante la seconda guerra mondiale. Dopo la cima del M.Pratobello il crinale continua deciso sopra ai 1200 mt di quota,  sino ad arrivare alla vetta più alta di questo tragitto il M.Carameto (1320m), considerato uno dei 300 punti panoramici più belli di Italia dall’ Istituto Geografico Militare (IGM).

Da qui infatti potremo godere di una vista a 360 gradi su tutta la Valceno, la val d’Arda e sulla pianura padana, sino ad intravedere gran parte dell’arco alpino.

Sulla vetta del M.Carameto, consumeremo il nostro pranzo per poi ripartire sulle praterie sommitali, inizieremo quindi la discesa che ci porterà attraverso una faggeta secolare al passo del Pellizzione (1021m) in confine tra Parma e Piacenza, passo di notevole importanza, innesto appunto per la via Maria Longa, ma dal quale passava anche un’importante variante della Via Francigena.

Giunti al passo del Pellizzone avremo  un’automobile che porterà 4 autisti al recupero delle proprie vetture lasciate al punto di partenza. Nell’attesa del recupero, gli accompagnati potranno attendere nel bar presente sul passo del Pellizzone.