Castelcorniglio Ingresso

Ad uguale distanza tra i corsi del Taro e del Ceno si trova la “Selvaggia” Val Pessola, al centro di essa si trova un antico abitato “Castelcorniglio” (pochi edifici sparsi, per lo più case rurali in pietra) notevolmente ricco di cultura, storia e tradizioni e sede di un castello, uno sperduto maniero “villa-castello” costruito nel 1220. Negli Statuti di Parma del XIII secolo, viene citato come Corniliolum, di proprietà del podestà di Mariano di Pellegrino, costruito per difendere la val Ceno dalle ingerenze piacentine.
A poca distanza dal castello scorre inoltre un torrente, lungo le sue gole che hanno formato nel tempo stratificazioni di interesse geologico, tanto da essere inserito come uno dei geositi di maggior rilievo dell’ Emilia Romagna, si trovano delle splendide cascate immerse nella natura selvaggia.

Partendo dall’abitato di Specchio, nel comune di Solignano, ma ben raggiungibile dalla Valceno, intraprenderemo un ad anello sentiero che ci porterà, da prima alla maestà della Fosa, da qui raggiungeremo Castel Corniglio, per poi portarci allo splendido lago del cuccarelo, proseguiremo poi costeggiando il greto del fiume, sino a giungere alle famose cascate del Torrente Pessola. Dopo la sosta alle cascate rientreremo fino al Castello per poi intraprendere un sentiero ad anello che ci riporterà a Specchio.

Durata

8,5 ore (cammino 7 ore)

Distanza

18 Km

Dislivello

In salita circa 650m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Calzature alte impermeabili (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking con giacca protettiva, una magliain più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Una buona scorta d’acqua (almeno 1 lt). Abbigliamento di ricambio (soprattutto calze!). Crema e occhiali da sole... e non dimenticatevi il Costume !

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.