Alla scoperta della selvaggia Val Lecca

A GRANDE RICHIESTA, SI REPLICA!!

Alle pendici del monte Ragola, partendo dall’antico borgo di Santa Giustina ci inoltreremo nella selvaggia e impervia val Lecca, per andare a scoprire i suoi tesori nascosti ma non irraggiungibili. La Cascata di Ravezza (detta anche “delle aquile”), considerata uno dei più bei salti d’acqua dell’appennino emiliano, è la perla di questa parte di territorio, incastonata tra scoscese e imponenti pareti di arenaria a picco sul torrente. La sua magnificenza è uno spettacolo da godersi appieno, una meraviglia nascosta da svelare un passo alla volta. L’impeto delle acque della Lecca ci accompagnerà in sottofondo fino a scoprire il villaggio fantasma di Vosìna, sul quale si narrano sinistre leggende che avrebbero contribuito al suo spopolamento. Raggiungeremo infine il villaggio di Roncole, piccolo angolo di paradiso a presidio della cascata.

Al termine dell’escursione faremo tappa presso la Trattoria “La Frasca” di Santa Giustina dove, per chi lo vorrà, ci sarà una gustosa merenda a base di prodotti del luogo e prodotti tipici (al costo di 7 €).

Durata

5 ore circa

Distanza

7 Km

Dislivello

In salita circa 430 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Calzature alte impermeabili (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking leggero ma resistente e pantaloni lunghi, una maglia pesante in più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Una buona scorta d’acqua (almeno 1,5 lt). Abbigliamento di ricambio (soprattutto calze!). Fortemente consigliati i bastoncini da Trekking. Crema e occhiali da sole, macchina fotografica.

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.