Cammino medievale nell'Appennino piacentino e parmense

CAMMINI D’AUTORE:
DAL 15 AL 21 AGOSTO 2021
Il percorso itinerante corrisponde al tratto Bobbio (PC) – Borgotaro (PR) della Via degli Abati, la parte detta anche “Francigena di Montagna” dell’antico cammino che era stato aperto dai monaci di San Colombano con il supporto dei sovrani longobardi, che passava attraverso i monti ed era utilizzato già dal VII secolo quale tragitto più breve da Pavia a Lucca e verso Roma.

Catalogo FOUR SEASONS Natura e Cultura
serie “I GRANDI ITINERARI”
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La Via, utilizzata già dai sovrani longobardi prima della conquista della Cisa, controllata dai bizantini, toccava anche l’abbazia di Bobbio, nel cuore dell’Appennino, dove i pellegrini diretti a Roma e provenienti dalla Francia e dalle Isole Britanniche passavano a venerare le spoglie di San Colombano (615AD), grande abate irlandese e padre, con San Benedetto, del monachesimo europeo. Il tragitto era parimenti seguito dagli abati di Bobbio per andare a Roma presso il pontefice, da cui l’abbazia direttamente dipendeva, che lungo la via avevano fondato una serie di ulteriori monasteri controllati. Il percorso è completamente immerso nella natura dell’appenino ligure-emiliano e attraversa paesi e borghi di origine medievale con caratteristiche case e torri, toccando i famosi paesi di Bobbio con le sue abbazie e il ponte Gobbo, oltre all’imponente Castello di Bardi.

 Tipologia: trekking itinerante

 Cosa facciamo: trekking itinerante con trasporto bagagli, visite di borghi tipici, castelli, monasteri, enogastronomia tipica emiliana di montagna.
Come: trekking itinerante con guida ambientale escursionistica (min. 6 max. 15 partecipanti).
Speciale perchè: una delle vie storiche più antiche d’Italia. Il paese medievale di Bobbio, nella Val Trebbia definita da Hemingway “la valle più bella del mondo”; il maestoso Castello di Bardi e il ponte Gobbo, raffigurato anche nella Gioconda di Leonardo da Vinci.

Area di rilevanza naturalistica: l’Appennino emiliano-ligure con l’attraversamento trasversale delle sue valli dei fiumi Trebbia, Nure e Ceno. Le orchidee selvatiche della Val Ceno. Le rocce ofiolitiche del gruppo del Monte Lama nel percorso tra Groppallo e Bardi.


LA GUIDA

Davide GalliDAVIDE GALLI
Guida Ambientale Escursionistica, abilitazione Regione Emilia-Romagna n° PR-006, iscritto al Registro Italiano Guide Ambientali Escursionistiche n° ER362. Guida Turistica. abilitazione Regione Emilia-Romagna n° PR-141. Guida Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano. Presidente nazionale AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche).
Istruttore Corsi Base di Escursionismo e formatore nei corsi di formazione per G.A.E.
Esperienza pregressa di conduzione di diversi gruppi in autosufficienza totale, con specializzazione sui tragitti Pianura Padana – Mar Ligure (10/12 gg.). Conduzione su itinerari di più giorni in Italia e all’estero. È stato per diversi anni accompagnatore volontario di associazioni escursionistiche appenniniche.
È uno dei fondatori del Gruppo Guide delle Valli del Taro e del Ceno.
Esperto di grafica e multimedia con esperienza ventennale, si occupa per diverse aziende nazionali e internazionali di comunicazione, anche per diverse realtà del turismo con particolare attenzione a quello sostenibile e ambientale.

Durata

7 giorni - 6 notti

Distanza

92 km

Dislivello

4000 m. circa, totale

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Una scheda dettagliata sull'equipaggiamento verrà inviata a tutti i partecipanti direttamente dalla segreteria di FOUR SEASONS NATURA E CULTURA

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

Programma:

1° GIORNO: DA BOBBIO A COLI
Ritrovo ore 11.00 a Bobbio (PC) presso l’Ufficio Turistico in Piazza San Francesco (all’ingresso del paese). Consegna dei bagagli per trasporto verso Ostello di Coli. Briefing generale del viaggio e della giornata. Visita del borgo antico (abbazia di San Colombano e Duomo, con la tomba del santo). Pranzo nelle strutture del paese o libero al sacco. Attraversamento del Ponte Gobbo e inizio del trekking vero e proprio. Da Bobbio a Santa Lucia e arrivo a Fontana di Coli. Cena con menù tipico piacentino e pernottamento.
Dislivello: 400 m – Lunghezza: 7 km – Durata: 3h30

2° GIORNO: DA COLI A MARETO
Passati i resti del castello dei Magrini e attraversato il torrente Curiasca, si raggiunge l’ex fortificazione di Faraneto da cui si vede la famosa base pargigiana di Peli. Si raggiunge Pescina e si sale verso il vasto altopiano della Sella dei Generali, dove è previsto il pranzo al sacco. Si giunge al Fontanone e si scende a Nicelli. Il castello, oggi scomparso fu dato come dono da Carlo Magno ai Nicelli, potenti signori dell’alta Val Nure che lo avevano ben servito nella guerra contro Re Desiderio. Da Nicelli a Mareto, che raggiungeremo per cena, pernottamento, colazione e rifornimenti per il pranzo al sacco della tappa successiva.
Dislivello: 600 m – Lunghezza: 14 km – Durata: 8 ore

3° GIORNO: DA MARETO A GROPPALLO
Prima parte del percorso in discesa da 950 mt. a 430 (Farini e il fiume Nure) e seconda parte in salita per tornare a 950. Partiti da Mareto infatti si attraversano le località Molino de’ Mortè, Vigonzano e Guglieri, si raggiunge Crocelobbia e si raggiunge il paese di Farini (pranzo nelle strutture del paese o libero al sacco). Si sale a Canova e si imbocca la mulattiera per Groppazzolo. Da quest’ultimo agglomerato, già luogo fortificato della famiglia omonima, fiera nemica dei Nicelli, si sale a Groppallo per cena, pernottamento, colazione e rifornimenti.
Dislivello: 520 m – Lunghezza: 15 km – Durata: 8h30

4° GIORNO: DA GROPPALLO A BARDI
La parte più impegnativa del trekking. Da Groppallo a Croce e poi verso Selva Sotto dove troviamo la torre medievale di Sant’Antonino. Si prosegue per Bruzzi e il passo di Linguadà (sosta per pranzo nel bar-trattoria o libero al sacco) da dove si sale al grande altopiano del Monte Lama. È la più grande placca di diaspro dell’Emilia-Romagna, dove numerosi sono i ritrovamenti di età Paleolitica e da cui si gode una vista stupenda sulle Alpi e sugli Appennini. Si arriva fino a pochi chilometri da Bardi dove si scende ripidamente verso il paese per cenare, dormire nelle strutture del paese.
Dislivello: 400 m – Lunghezza: 20 km – Durata: 10 ore

5° GIORNO: VISITA DEL CASTELLO DI BARDI (PR) – DA BARDI A CA’ D’ALFIERI
Visita guidata al Castello e al paese, con rifornimenti per il pranzo al sacco.
Dislivello: 70 m – Lunghezza: 1,5 km – Durata: 3h

Nel primo pomeriggio si riprende la via con discesa verso il fiume Ceno con pranzo al sacco nell’area del Cavallo Bardigiano, per risalire a quota 700 mt. tramite loc. Cavozza fino a loc. Ferrari da dove, attraverso i castagneti secolari, si raggiunge il suggestivo Agriturismo per la cena e il pernottamento.
Dislivello: 250 m – Lunghezza: 6 km – Durata: 2h30

6° GIORNO: DA CA’ D’ALFIERI A OSACCA
Attraversamento dei borghi di origine longobarda di Monastero, Noceto, Bré, Pieve di Gravago, Colombara, Bergazzi, Brugnola e con un ultimo tratto di bosco fitto, tra cui castagneti secolari, si arriva al villaggio di Osacca sul confine estremo est del Comune di Bardi. Cena e pernottamento presso B&B all’interno dell’antichissimo e caratteristico borgo in pietra, luogo della prima battaglia partigiana d’Italia nel giorno di Natale del 1943.
Dislivello: 300 m – Lunghezza: 11 km – Durata: 8h

7° GIORNO: DA OSACCA A BORGO VAL DI TARO
Attraverso i castagneti secolari del bosco della Ramata, si arriva alla sorgente del Torrente Noveglia, si aggira il Monte Piano e si raggiunge la Maestà di Caffaraccia (antica cappella costruita sui resti di un tempio votivo romano, punto di riparo e ristoro per i pellegrini), da cui si compie una piccola deviazione dalla via per passare dal Lago Buono per il pranzo al sacco. Costeggiando il Monte Arsone si arriva in Loc. San Cristoforo e Discesa verso Borgo Val di Taro lungo la costa del Monte Cappella fino a costeggiare il fiume Taro in loc. Spiagge. Breve visita del centro storico per terminare alla Stazione FF.SS. e salutarci.
Dislivello: 350 m – Lunghezza: 18 km – Durata: 8:30 ore