Sulla vetta più alta dell'Appennino Ligure

panoramica

Escursione gratuita al Geosito “Area ofiolitica tra Monte Nero, Monte Maggiorasca, Monte Bue e Groppo delle Ali”, realizzata nell’ambito del progetto “La valorizzazione dei geositi dell’Unione dei Comuni delle Valli del Taro e del Ceno e il consolidamento delle reti sociali locali di promozione del territorio”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con il Bando per la concessione di contributi relativi a geositi e grotte dell’Emilia-Romagna, anno 2022.

Per sgranchirsi un po’ le gambe, ecco un’imperdibile escursione ad alta quota! L’itinerario parte nelle vicinanze dal Passo del Tomarlo e ci porterà, dopo una passeggiata nella natura incontaminata, sulle vette più alte dell’Appennino Ligure.

Sul confine tra Emilia e Liguria, all’interno del Sito d’Importanza Comunitaria e del Parco dell’Aveto, l’escursione attraversa il crinale che chiude la valle del Ceno, tra suggestive faggete dove la natura riposa in un silenzio irreale. Il percorso, dentro e fuori dal bosco, ci porterà in diversi punti dai panorami incredibili come le vette del monte Bue e del monte Maggiorasca che, con i suoi 1800 metri, è la vetta più alta dell’appennino Ligure e dalla quale si gode un panorama mozzafiato a 360 gradi. 

Nelle giornate più terse, lo sguardo è libero di spaziare dalle Alpi, con il monte Rosa, al mare, nel golfo di Genova, fino ad arrivare addirittura alle isole dell’arcipelago toscano. 

 

Durata

circa 6,5

Distanza

9 Km

Dislivello

In salita circa 560 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Zaino con pranzo al sacco, calzature alte impermeabili (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking a "strati", giacca protettiva antivento e pantaloni lunghi, una maglia pesante in più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Una buona scorta d’acqua (almeno 2 lt). Abbigliamento di ricambio (soprattutto calze!). Consigliati: Bastoncini da Trekking, Occhiali da sole, Macchina Fotografica, Binocolo

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.