Il Monte Bue e il Monte Maggiorasca, le vette più alte dell'Appennino Ligure

panoramica

A GRANDE RICHIESTA SI REPLICA!!! Un’imperdibile ciaspolata ad alta quota! L’escursione partirà dal Passo del Tomarlo e ci porterà, dopo una passeggiata nella natura incontaminata, sui monti più alti dell’Appennino Ligure.

Sul confine tra Emilia e Liguria, all’interno del Sito d’Importanza Comunitaria e del Parco dell’Aveto, la ciaspolata attraversa suggestive faggete e la torbiera di Prato Grande ammantata di neve, dove la natura riposa in un silenzio irreale. Il percorso ci porterà fino sulla vetta del monte Bue (1771m) dalla quale si gode un panorama mozzafiato a 360 gradi. 

Nelle terse giornate d’inverno, lo sguardo è libero di spaziare dalle Alpi, con il monte Rosa, al mare, nel golfo di Genova, fino ad arrivare addirittura alle isole dell’arcipelago toscano. 

Dalla vetta del monte Bue proseguiremo verso il monte Maggiorasca che, con i suoi 1800 metri, è la vetta più alta dell’appennino Ligure!

Per chi ne avesse bisogno, le ciaspole possono essere noleggiate in loco. In questo caso si chiede la cortesia di prenotare il prima possibile per agevolare l’organizzazione dell’evento.

 

Durata

circa 6,5

Distanza

7,3 Km

Dislivello

In salita circa 390 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Zaino con pranzo al sacco, calzature alte impermeabili (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking invernale con giacca protettiva e pantaloni lunghi possibilmente imbottiti, una maglia pesante in più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Guanti e cappello invernali. Una buona scorta d’acqua (almeno 1 lt). Abbigliamento di ricambio (soprattutto calze!). Consigliati: Ghette, Occhiali da sole, Macchina Fotografica, Binocolo

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.