Lago e Baita di Tradosso

Lungo il versante sud ovest nella alla base della sella che si forma tra il M.Pelato ed il M.Dosso si trova un pianoro con un laghetto pittoresco denominato Lago di “Tradosso”, Qui di fianco al lago si trova la baita recentemente ristrutturata, che fu luogo di riparo per i partigiani durante la seconda guerra mondiale ed il sentiero che porta in vetta al M. Dosso. Partendo da località Case Carnevale, l’abitato più alto di tutto il comune di Varsi, intraprenderemo un viaggio immersi nella foresta di Cerro e Faggio, sino a raggiungere il lago sopra citato.
Dopo una breve sosta ripartiremo in direzione della panoramica Vetta del M.Dosso, primo monte della Valceno che grazie alla sua posizione gode di una vista privilegiata sulla pianura padana sino a scorgere tutto l’arco alpino, in pochi minuti raggiungeremo le creste dell’antecima che apre una visuale completamente diversa, una delle visuali più complete su tutto l’appennino ligure e l’appennino tosco emiliano. Infine grazie ad un percorso ad anello ci immergeremo nuovamente in una magnifica faggeta secolare alla ricerca delle antiche vestigia del castello dell’agnellina, il castello perduto di Pessola del quale oggi restano solo pochi ruderi. Attraverso vecchie strade che per secoli hanno unito gli antichi borghi degli abitanti del versante sud del M.Dosso, lungo le quali sono ancora evidenti tracce di avvenimenti relativi alla seconda guerra mondiale,  rientreremo quindi al punto di partenza.

Durata

6 ore (cammino 4 ore)

Distanza

12 Km

Dislivello

In salita circa 580 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Calzature alte impermeabili con ghette (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking con giacca protettiva, una maglia in più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Una buona scorta d’acqua (almeno 1 lt). Abbigliamento di ricambio (soprattutto calze!).

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.