Con inaugurazione dei nuovi sentieri 817 e 871A
Un percorso ad anello dalla frazione di Noveglia, accanto all’omonino torrente che dà il nome a tutta la valle, inaugurando il sentiero 817A da poco riaperto e che ripercorre l’antico tracciato comunale detto “La büfèina”.
Per raggiungere attraverso tratti lastricati fin dall’antichità il borgo medievale di Pieve di Gravago, detto anche semplicemente Gravago e considerato dai locali il nucleo originario con cui ancora chiamano tutta la valle con l’antico toponimo e si autodefiniscono “gravagotti”.
Discendendo un tratto della Via degli Abati (utilizzata dal VII secolo) si arriva al meraviglioso ed enorme Mulino della Rosta, perfettamente restaurato. Da cui si sale seguendo le antiche mura difensive per arrivare alla base dell’antico Castello di Gravago, con il suo mastio del XII secolo seminascosto dal bosco dominato a sua volte da un antica “battagliola” preromana.
Un sentiero semisconosciuto riporta alla Pieve per riprendere un ulteriore tratto della Via degli Abati verso La Colombara e i sentieri del Monte La Tagliata, da percorrere in parte per un tratto panoramico che dall’alto permette di raggiungere il villaggio di Brugnola e poi di Bergazzi con le sue meravigliose e curate case in pietra arenaria a secco.
Il nuovo sentiero 817, che permette di riutilizzare anche in questo caso un’antica strada lastricata e circondata dai muretti a secco attraverso i boschi, riporta verso la bassa valle dove un ultimo passaggio attraverso il villaggio di Roncazzulo permette di chiudere l’anello di esplorazione degli antichi borghi medievali di questa remota area così ricca di storia. E natura.
Durata
6 ore e 30 minuti (soste escluse)
Distanza
11 km
Dislivello
tot. salite 600 m.
Qualche immagine in anteprima
Equipaggiamento
Pranzo al sacco. Scarpe comode, zainetto con scorta d’acqua (almeno 1 litro a persona). Calzature alte impermeabili con buona suola aderente, abbigliamento da trekking da media montagna a strati, impermeabile.
Grado di difficoltà
Media di tipo E
Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"? Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.
Segnalazioni particolari
I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.
Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…
Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.
In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.
Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.
I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.
















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