Seconda tappa della “Grande Traversata della Valceno”.

Partendo dalla Val Dordia, esattamente dal punto di arrivo della nostra prima tappa, saliremo decisi in direzione di quella “terra di mezzo” che sovrasta Serravalle. Tra vigneti e calanchi, dove sorge la chiesa con Battistero più antica di tutta la provincia di Parma, dove le colline intrappolano
il vento marino che scende lungo la Valceno, ed il frinire di cicale ha dato il nome ad un passito di malvasia esportato in tutto il mondo avrà luogo quindi la seconda tappa della nostra traversata.

Da qui devieremo verso il M.Camiano che gode di una splendida panoramica su tutta la Valceno da un lato e su tutta la pianura padana dall’altro, ci porteremo poi  nell’antico borgo di Vianino, che risultava abitato già in epoca preistorica e dove in particolare vi sorsero alcuni insediamenti dei liguri e dei celti.  Le origini del suo Castello invece, sono molto probabilmente datate intorno al secolo X, il primo documento che ne menzioni l’esistenza risale infatti al 1001, quando passarono per la località le reliquie di Santa Giustina durante la traslazione da Roma a Piacenza. Mentre Agli inizi dell XI secolo il borgo apparteneva  insieme al paese di Viazzano ed il Castello di Rocca Lanzona a Ildegarda, moglie del Longobardo Odone, entrato poi a far parte dopo una travagliata storia tra la rosa dei castelli dei Pallavicino. Nel 1805 i decreti napoleonici abolirono i diritti feudali e dell’antico forte, già più volte trasformato e suddiviso, rimase soltanto una torre angolare, acquistata da privati.

Infine dopo l’eccidio del Dordia, anche vianino è un lugo storico della resistenza, i tedeschi infatti, precisamente il 9 luglio 1944, entrarono nel centro abitato di Vianino, ed incendiarono tutto il paese, molti uomini riuscirono a mettersi in salvo tra i monti, ma coloro che rimasero nelle case insieme agli anziani, alle donne e ai bambini, furono catturati. Quattro di essi vennero fucilati.

Dopo la visita al Borgo di Vianino, risaliremo in direzione del M. S.Cristina, giungendo dapprima in località Casa Rotta e poi sul M.La Guardia in un tratto di sentiero che gode della vista panoramica più bella di tutta la valle del Ceno.

Dalla cima del M. La guardia scenderemo poi sino a giungere al nostro punto di arrivo in loc. Galla, dove il torrente Cenedola, si immerge nel fiume Ceno e la fascia collinare lascia spazio alla Montagna che si erge ampiamente sopra ai 1000 mt di quota di fronte a noi.

In Località Galla troveremo un’automobile che porterà 4 autisti al recupero delle proprie vetture lasciate al punto di partenza, per procedere poi con il recupero degli altri partecipanti.

Durata

6,5 ore (cammino 5 ore)

Distanza

14 Km

Dislivello

In salita circa 760 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Calzature alte impermeabili (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking con giacca protettiva, una magliain più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Una buona scorta d’acqua (almeno 1 lt). Abbigliamento di ricambio (soprattutto calze!). Crema e occhiali da sole...

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.