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Suggestivo weekend (con tramonto) sul Monte Penna, per sfuggire all’afa di città, con due giornate piene di escursioni e pernottamento presso il Rifugio Faggio dei Tre Comuni, al fresco dei suoi 1.400 metri di altezza (organizzazione tecnica: Travel-Lab T.O. & D.M.C.).

Sabato 23 luglio: partenza dalla diga di Santa Maria del Taro, da dove si salirà, lungo un sentiero comodo ma affascinate, in mezzo a faggete e ginestre in fiore, sino al Faggio dei Tre Comuni. Dopo aver pranzato al sacco (non fornito, comunque c’è la possibilità di pranzare al Rifugio), partenza per il suggestivo giro del Groppo e Groppetto, le due cime ofiolitiche gemelle nate da un incantesimo di un mago, con le loro grotte, laghetti e buche del freddo. Al ritorno al Rifugio, breve escursione con aperitivo sulla vetta delle Trevine, dove aspetteremo il tramonto e potremo godere di una vista mozzafiato sul Penna e sul mare. Quindi ritorno al Rifugio, cena e pernottamento.

Domenica 24 luglio: partenza per la vetta del Monte Penna, la montagna simbolo della vallata, dalla quale si possono ammirare le vallate sottostanti e, nelle giornate terse, il mare e le montagne della Corsica. Il percorso si snoda attraverso splendide faggete, con un tratto finale più difficile ma affascinante: la salita attraverso le rocce, un breve tracciato non esposto, facilitato dalla presenza di un corrimano in metallo. Quindi discesa verso il Passo dell’Incisa e le Sorgenti del Taro, da dove scenderemo alla diga dove si concluderà l’escursione. Al pomeriggio, possibilità di salutarci con una merenda a base di baciocca, la torta di patate tipica di Santa Maria del Taro.

 

 

Durata

Sabato: Diga - Rifugio ore 3. Giro Groppo e Groppetto ore 3. Trevine ore 1,5. Domenica: Rifugio - Monte Penna - Diga ore 5

Distanza

Sabato: Diga - Rifugio km 5. Giro Groppo e Groppetto km 5. Trevine km 3. Domenica: Rifugio - Monte Penna - Diga km 6,8

Dislivello

Dislivello in salita. Sabato: Diga - Rifugio 350 m. Giro Groppo e Groppetto 250 m. Trevine 250 m. Domenica: Rifugio - Monte Penna - Diga 350 m

Qualche immagine in anteprima

 

Equipaggiamento

Calzature alte impermeabili, abbigliamento da trekking con giacca protettiva e pantaloni lunghi, una maglia pesante in più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino, sacco letto o sacco a pelo. Guanti e cappello. Una buona scorta d’acqua (almeno 1 lt). Abbigliamento di ricambio. Torcia frontale per la discesa dopo il tramonto. Occhiali da sole, Macchina Fotografica, Binocolo

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza alle escursioni, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.